Studio delle buone prassi

Il Progetto ha come obiettivo quello di sperimentare nel territorio un modello di alternanza scuola/lavoro che si avvicini a quello tedesco

Negli ultimi anni grazie alla riforma sull’istruzione tecnica, che ha portato alla riduzione degli indirizzi da 39 a 11, alla costituzione dei CTS, all’incremento delle ore di laboratorio e di ore di stage e delle esperienze di alternanza scuola/lavoro, al raccordo più strutturato tra mondo della scuola e mondo del lavoro, si è assistito ad un aumento lento ma graduale degli iscritti agli istituti tecnici sia a livello nazionale che locale. 

Nonostante questo, nel nostro territorio è costante la disaffezione verso il sistema manifatturiero e delle professioni tecniche, tanto che, sulla base degli ultimi dati Excelsior -  Provincia di Lecco - MIUR riferiti al periodo 2000/2010, il numero dei diplomati verso il mercato del lavoro è cronicamente insufficiente ai fabbisogni delle imprese. Basti pensare che nel 2010 il fabbisogno di diplomati è stato pari a 1090 unità mentre il numero di studenti disponibili era pari a 480.

È opportuno ed urgente, per ottimizzare gli sforzi, rendere ancora più forte il legame tra mondo del lavoro e scuola attraverso l’individuazione di esperienze positive che possano essere riproposte sul nostro territorio.

La Germania è un paese confrontabile con il nostro per la tipologia di imprese e di produzione industriale. Sarebbe pertanto interessante studiare le politiche di istruzione in tale territorio.

Infatti, da una attenta analisi dei dati OCSE emergono sostanziali differenze tra il sistema di istruzione superiore ed universitario tedesco e italiano:

  1. la percentuale di diplomati nella fascia di età tra i 25 e 34 anni in Germania è di poco superiore al 85%, in Italia è in crescita dal 2009 assestandosi intorno al 70%
  2. la quota percentuale di laureati era, fino al 2007 similare (20% Italia, 23 % Germania), anche se i laureati in area tecnico scientifica sono in germania nettamente superiori;
  3. la percentuale di studenti nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni che fanno esperienza di lavoro è nel 2010 in Germania pari al 25% mentre in Italia è di poco superiore allo 0%.

Appare chiaro che il forte gap tra i due sistemi è evidente soprattutto nel raccordo tra scuola e lavoro.

È risaputo che il sistema di istruzione tedesco ha una forte caratterizzazione verso il sistema duale di alternanza scuola/lavoro, con un forte coinvolgimento delle imprese nella formazione tecnico specialistica degli studenti anche attraverso l’utilizzo dell’apprendistato.

Il progetto di studio

Sulla base di ciò l’azione di sistema “Studio di buone prassi” ha come obiettivo di analizzare sia dal punto di vista normativo che dal punto di vista applicativo le modalità di alternanza scuola/lavoro di entrambi i paesi al fine di individuarne i modelli e i possibili aspetti da replicare come sperimentazione nel sistema di istruzione italiano.

Successivamente a ciò, in considerazione della normativa vigente in Italia in tema di istruzione e formazione professionale, si individueranno quelle buone prassi che, a fronte di un quadro normativo sperimentale, possano essere applicate nel nostro territorio.

Attraverso tale sperimentazione sarà possibile verificare e valutare la praticabilità di una collaborazione stretta tra sistema di istruzione/formazione e sistema aziendale che avrà come risultato finale la progettazione di percorsi di studio coerenti con le esigenze del mercato del lavoro.

Risultati attesi

  1. accrescere l’immagine dell’istruzione tecnica nei confronti delle famiglie e degli studenti
  2. favorire l’aumento degli iscritti verso le scuole tecniche
  3. favorire il raccordo tra scuola superiore e università in modo da accrescere il numero di iscritti alle facoltà tecnico scientifiche, aumentando il livello culturale della provincia
  4. rafforzare il legame tra scuola ed impresa migliorando la conoscenza di quest’ultima da parte degli studenti e delle famiglie
  5. mantenere elevato il livello tecnico specialistico delle imprese del territorio, fattore che fino ad oggi è uno di quelli che ne ha garantito il successo sia a livello nazionale che ancor di più internazionale.